Colli della Murgia è la prima azienda vitivinicola pugliese a convertirsi al Bio ('96), e viene definita dallo stesso responsabile commerciale un’ anomala del settore, sia perché si trova nel territorio più alto di Puglia (450m.s.l.m.) al confine con la Basilicata, il che comporta grandi escursioni termiche le quali a loro volta apportano ai vini grandi profumi primari e notevole freschezza, sia perché hanno introdotto il concetto di vino bianco pugliese d’eccellenza.

Il fiore all’occhiello dell’azienda è il vino bianco Erbaceo, ricavato dal vitigno in purezza (primo della regione) fiano minutolo, autoctono. Questo influenza una buona sostenibilità sociale (33%), sia per la valorizzazione della tradizione sia per la rivalutazione di un prodotto poco presente del territorio; altri parametri che influenzano questa dimensione sono la presenza di lavoro extrafamiliare e la promozione dei vini tramite un QR code sulle bottiglie, che permette ai clienti di comunicare con un sistema computerizzato intelligente che risponde a qualsiasi curiosità inerente al prodotto.

Anche la sostenibilità economica non è bassa (32%), dato l’alto fatturato, la vendita dei prodotti prevalentementeall’estero (Svizzera) e soprattutto per la presenza di elementi esclusivi quali : la produzione di spumanti (prerogativa nord Italia) e quindi l’ammissione a un mercato di nicchia, e la presenza di un vitigno sperimentale dal quale vogliono ricavare un vino senza l’aggiunta di bisolfiti.

L’azienda si trova nella riserva naturale Bosco di Difesa Grande, e pur non avendo particolari vincoli a cui sottostare, rispettano l’ambiente utilizzando energie rinnovabili che li rendono energicamente autosufficienti e conservano l’integrità del suolo con un inerbimento autunnale di un mix di erbe esclusivo che vengono poi trinciate e lasciate sul terreno per pacciamare; per questi motivi la sostenibilità ambientale ammonta a un buon 32%.


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